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Plastico della Sardegna - Genna Luas

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Plastico della Sardegna
Museo

Abbiamo tutti una memoria geografica dei luoghi dove viviamo ed il plastico è lo strumento ideale per comprendere distanze e rapporti tra le varie zone, specialmente quanto viene illuminato con mappe tematiche. Allora possiamo renderci conto dei rapporti tra i vari campi delle scienze naturali ma anche di come siano collegate tra loro le forme del rilievo con altre distribuzioni, come quella dei nuraghi e della geologia od anche come la copertura vegetale sia confrontabile con la distribuzione dei cervi o dei daini o magari coi settori climatici.

Il plastico costituisce la migliore delle basi per illustrare ad una utenza che può essere costituita dal pubblico più vario, posizionata intorno al plastico, temi numerosi e mutevolissimi che caratterizzano i diversi aspetti della Sardegna. E’ possibile affrontare tematiche anche molto differenti, rivolte appunto ad un pubblico che può variare da una  classe di scolari ad un gruppo di specialisti in geologia, botanica, turisti o pianificatori del territorio  …

Il  plastico è stato realizzato con l’ausilio di una fresa collegata ad un braccio robotico, pilotata da un computer dove sono state calcolate le diverse superfici che separano le curve di livello, questo a partire dalla “nuvola di punti quotati”, disponibili ogni 10 metri sull’intera Isola (il plastico è stato realizzato nel sistema Gauss-Boaga - Roma  40).



E’  così possibile confrontare, con la precisione basata sui moderni  sistemi digitali, se l'incisione di una vallecola coincida col limite di  una zona protetta, oppure valutare se la distribuzione di nuraghi  mostri delle relazioni con la variazione degli affioramenti litologici,  togliendosi quindi delle curiosità e suscitando il dibattito tra i  partecipanti.
La  successione di mappe risulta utilissima per facilitare la  memorizzazione di quanto viene presentato dalla Guida, o eventualmente  dal docente che accompagna una classe. La base del plastico, di elevata  precisione, sopporta anche la proiezione di immagini satellitari sia nei  colori naturali che modificate per mettere in evidenza particolari  unità al suolo, come boschi, sviluppo di incendi o pianificazione di  percorsi turistici.
Le  immagini dallo spazio sono ormai disponibili in serie storiche  decennali e risultano provenienti da diverse classi di satelliti con  differenti caratteristiche, tali da consentire direttamente un uso  specifico del plastico per analizzare la variabilità dei rilevamenti  anche secondo un fattore tempo. L’ausilio del plastico nella presentazione dei caratteri del territorio permette di comunicarli ai  visitatori senza problemi di accettazione, dato che si possono  rapidamente osservare le distribuzioni delle aree di interesse  naturalistico, la distribuzione delle varie ZPS e SIC, oppure altre tematiche, come la distribuzione dei Centri di Educazione Ambientale, o  la  distribuzione di  cervi e cinghiali, dei pozzi sacri o dei calcari, sfruttando la facilità con cui è possibile trasformare  in proiezioni  corrette  tutte le numerosissime cartografie tematiche, basi  topografiche, mappe stradali e studi tecnici posti a disposizione. La  proiezione richiede una correzione per eliminare le distorsioni prodotte  dal sistema ottico o dal fattore di scala del rilievo del plastico, però ogni mappa che sia stata georeferenziata in Gauss-Boaga  (riferimento scelto anche dal servizio cartografico della Regione)  risulta immediatamente ben sovrapponibile alla rappresentazione  tridimensionale del plastico. Anche eventuali elaborazioni cartografiche prodotte dai ragazzi a scuola, utilizzando magari semplici matite colorate, possono essere valorizzate e proiettate sul plastico, per enfatizzare e premiare così il lavoro svolto.
La visione geografica del territorio non è insita in ciascuno di noi. È soprattutto l'esperienza a permettere di confrontare gli aspetti di una  cartografia, le effettive distanze e superare le difficoltà di  individuare le mete fuori dal normale ambito abitativo. Sono molti gli  scolari e gli studenti che hanno purtroppo dimostrato di non possedere  un’idea precisa della localizzazione di elementi anche molto conosciuti  della nostra Isola, come le principali città o le montagne più  importanti, ma anche di non saper riconoscere sul plastico la posizione  di dove si trovi il Museo!
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