Sandbox
Museo

Per far interagire direttamente l’osservatore con l’ambiente 3D c’è un contenitore dove si può spostare la sabbia contenuta, che viene immediatamente vivacizzata con la proiezione delle nuove curve di livello e di fasce di colori differenti che rispecchiano le quote man mano che sagomate il paesaggio!
Il SandBox è incredibile: muovendo le dita si simulano le nuvole per far piovere sulle ombre e l’acqua si raccoglie nelle depressioni, che poi è possibile mettere in comunicazione tra loro affinché l’acqua possa scorrere verso quella più profonda, con un aspetto naturale: assume dei colori tali che pare ci sia davvero dell’acqua e se la si tocca la superficie si increspa! In uno dei vari giochi compaiono anche dei pesciolini e la vegetazione cresce con l’effetto del vento che la muove! Chiaramente abbiamo anche delle interazioni tecnico-scientifiche che, oltre a poter spiegare a chiunque i rapporti tra forme geologiche e il paesaggio, risultano ottimali per discutere anche con professionisti, data la possibilità di “sezionare” un modello geologico sepolto nella sabbia.
Il SandBox nasce come un gioco nascosto in uno strumento didattico, oppure il contrario! E’ costituito da una vasca in legno contenente sabbia, sostenuta da una robusta struttura acciaio, da un proiettore e da un sensore, sistemati sulla verticale in posizione centrale.
Chiaramente un computer gestirà le funzionalità del sistema per consentire di proiettare sulla sabbia le curve di livello create di continuo, man mano che la sabbia viene spostata dagli utilizzatori; per
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questa azione il sistema analizza in tempo reale la quota della superficie creata, analizzando millimetricamente ogni punto della vasca, e calcola i volumi e le quote, per generare una proiezione colorata delle diverse fasce di livello: questo in tempo reale, entro 6 decimi di secondo.
In questo modo l’utente comprende immediatamente i principi di rappresentazione delle curve di livello, che talora risulta difficile presentare ai neofiti per spiegare la lettura di una carta topografica.
Il sistema, sviluppato per un'utenza prevalentemente giovane in età scolare, dovrà consentire anche a un'utenza adulta di accedere a specifiche conoscenze attraverso esperienze "fisiche" più complesse, ottenibili dal computer.
Come prima funzione aggiuntiva, controllabile da un menù virtuale senza contatti fisici, ma interagendo sulla proiezione di una pulsantiera, il sandbox fornisce, scavando in determinati punti della sabbia, una particolare risposta, cioè fa comparire delle proiezioni di oggetti solo a determinate profondità e si potranno così simulare le scoperte di fossili “nascosti” o “ritrovare rovine archeologiche” a determinate profondità, sovrapposte magari ad altre per simulare e studiare aspetti della Stratigrafia o dell’Archeologia.
In un approccio più scientifico, ed esclusivo di questo sistema, è possibile anche interagire con semplici “strutture geologiche” sepolte nella sabbia, in modo da far capire come queste interagiscano e si presentino in rapporto con la superficie topografica, permettendo così di discutere e spiegare la lettura delle carte geologiche, che presentano appunto gli affioramenti delle diverse litologie, diversamente piegate o fagliate, ma che lasciano all’interpretazione dell’esperto la valutazione dei loro andamenti sotterranei. Il software specialistico presente nel sandbox permette invece di modellare la superficie e di analizzare le interazioni della geologia con i versanti dei rilievi che si possono creare manualmente spostando la sabbia.
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